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domenica 24 settembre 2017

Ciao Carissime, come state? Dopo tanto tempo ho deciso di pubblicare una ricettina  di stagione, sperando che vi faccia piacere rileggermi.
                                                        



                                   Melanzane sott'olio


Lavare le melanzane, sbucciarle e affettarle a julienne sottile.
Metterle in una ciotola con tanto succo di limone, aglio e sale.
Coprire con un piatto e mettere sopra un peso.
Lasciare sotto pressione per 24 ore.
Trascorso il tempo, lavare le melanzane con due parti di aceto e una di acqua. Strizzarle bene e metterle in uno scolapasta, di nuovo sotto pressione per altre 24 ore, non prima di aver dato una spruzzatina di aceto bianco.
Strizzare ancora le melanzane e disporle su di un canovaccio, (o carta da cucina), posato in un vassoio munito di retina, (quelli adatti per far asciugare la pasta) per consentire una giusta traspirazione.
Lasciare asciugare bene, bene le melanzane , per alcune ore, meglio se si lasciano anche un po' al sole.
Quando sono bene asciutte disporle nei vasetti sterilizzati unitamente a:
capperini sotto sale, aglio, menta, peperoncino e olio.
Appoggiare il coperchio sui vasetti, senza avvitarlo.
Tenerli così, sotto osservazione, per qualche giorno, per regolare la quantità di olio necessaria a coprirle.
FINALMENTE chiudere il coperchio ermeticamente e lasciarle riposare, minimo un mese, prima di consumarle.






martedì 11 dicembre 2012

Ancora cartapesta.....

Ho fatto realizzare anche: l'Angelo e...
...lo zampognaro!
Opere realizzate sempre dalla stessa artista: Signora Guarascio Stefania di Lecce.

I miei Re Magi di cartapesta

Non so a quanti di voi piaccia la cartapesta, a me piace tantissimo, mi ha sempre affascinato, ed è per questo che, quest'anno, ho voluto completare il mio presepe acquistando i tre Re Magi la cui fattura è stata rigorosamente seguita da me passo - passo, grazie anche alla pazienza dell'artista che mi ha permesso di personalizzare i miei Re Magi. Che ne dite? L'artista è la Signora Guarascio Stefania molto brava nella lavorazione della cartapesta e anche molto conosciuta nella mia Lecce. A Lecce l'arte della cartapesta è antichissima , il genere più raffinato e difficile, secondo il mio modesto pensiero, è quello della statuaria, le cui realizzazioni si impongono in numerosissime chiese salentine, e non solo, realizzate da grandi maestri tra cui il famosissimo Maestro Antonio Malecore. Mi fermo qui, perchè della cartapesta salentina se ne parla tanto su internet, vi consiglio di dare una scorsa ai siti interessati, potreste trovare delle curiosità interessanti.

giovedì 17 marzo 2011

Filetto di orata al cartoccio



Questa ricetta è semplicissima da preparare ma di grande effetto, se avete degli ospiti è ... molto gradita!

Sfilettate le orate, spinatele con cura, adagiate ogni filetto su carta forno col dorso rivolto verso l’alto.

Sopra ogni filetto ponete una fettina di limone sbucciata, qualche fogliolina di prezzemolo, delle cozze e delle vongole crude con il guscio , qualche gamberetto, al quale avrete tolto il budellino, un filino d'olio e del sale.

Cozze, gamberi e vongole non fungono solo da... "ornamento" ma la loro funzione è soprattutto quella di insaporire il filetto perché le cozze e le vongole aprendosi, con il calore, lasciando fuoriuscire la loro acqua profumano "di mare" il filetto.

Chiudere il cartoccio, sistemare sulla placca da forno e infornare a 180° per una quindicina di minuti.

Consiglio:
-infornare mentre si sonsuma il primo piatto così il filetto si porta in tavola ben caldo;
- aprire il cartoccio con uno strappo nella parte superiore e svuotarlo da eventuale eccesso di liquido che potrebbe formarsi.

Servire accompagnondo una semplice insalatina verde.

mercoledì 9 febbraio 2011

Risotto ai finocchi e pepe rosa



Questa ricetta l'ho copiata da: "Il cucchiaio d'argento" è buonissima e semplicissima!!!

Ingredienti per 4 golosi:
300 g di riso,
400 g di cuori di finocchi,
1 cipolla,
40 g di groviera grattugiata,
20 g di burro,
noce moscata,
brodo, olio, sale, pepe rosa.

Preparazione:
Tagliate a fette sottili i finocchi ovviamente precedentemente lavati.
Scaldate due cucchiai d’olio e una noce di burro, mettetevi la cipolla tritata.
Quando è trasparente, unite i finocchi, mescolate, insaporiteli con un pizzico di sale e uno di noce moscata.
Quando sono morbidi, aggiungete il riso e cuocete per 15 minuti unendo un mestolo di brodo caldo alla volta.
Ritirate dal fuoco, mantecate il risotto con la groviera, una noce di burro, cospargetelo con i grani di pepe rosa, servite.





Una mia chicca: in un tegamino antiaderente sciogliete una noce di burro , versate una bella manciata di parmiggiano e fate una cialdina che arrotolerete e porrete nel piatto come guarnizione.



Consiglio:
Per renderlo più raffinato, questo risotto potrebbe essere servito in cialdine di formaggio.

lunedì 13 dicembre 2010

Calamarata a modo mio su letto di purea di fave secche



Ingredienti per 4 persone:

500 gr di pasta formato calamarata
1 kg di cozze
1 melanzana
pure di fave
2 spicchi d'aglio
alcuni pomodorini ciliegini
olio, sale, pepe e prezzemolo q.b.

Preparazione:

In un tegame mettere dell'olio e farvi imbiondire lo spiccho d'aglio. Versare i pomodorini senza semi e spezzettati grossolanamente con la buccia. Aggiungere l'acqua delle cozze filtrata, pepare e salare se necessario.


In un altro tegamino rosolare le melanzane tagliate a dadolini e tenerle da parte.

Intanto cuocere la pasta al dente. Mentre cuoce, mettere in un salta pasta dell'olio e uno spicchio d'aglio farlo dorare e levarlo, quindi appena pronta la pasta versarla in questo tegame , saltarla e aggiungervi il sughetto preparato precedentemente. Aggiungere le cozze, far cuocere per qualche minuto per non farle restringere troppo e aggiungere alla fine anche i dadolini di melanzana per farli mantenere piuttosto croccanti.


Per la purea di fave

Ingredienti:
200 gr. di fave secche sbucciate,
1 cipolla
un gambo di sedano
acqua e sale


Preparazione:

In un tegame di coccio mettervi le fave, dopo averle messe a bagno per almeno un paio d'ore, la cipolla, il sedano e l'aglio. Far cuocere a fuoco bassissimo fino a quando le fave non si saranno diventate come un purè e salare.

In un piatto mettere , a specchio, un mestolo di purea di fave sul quale adagerete la calamarata e una sruzzatina di prezzemolo tritato e servire...così!

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