
La "paparina" è un piatto della tradizione contadina salentina.
E' uno dei piatti poveri che fanno... ricca la cucina salentina, una cucina essenziale come essenziale è il paesaggio Salentino... ma proprio per questo tanto suggestivo! Suggestiva è anche la nostra cucina , ricca di ingredienti naturali che nascono spontaneamente ,come la "paparina" appunto o le foje reste, i cardi selvatici, i pampasciuni , ecc. ecc.
Con questi prodotti della terra, spontanei, si preparano ricette veramente squisite, che una volta erano considerate "povere", perchè preparate nelle famiglie contadine, ma oggi sono state rivalutate e si trovano anche nei migliori ristoranti locali come "prelibatezze" .
Prima o poi vi posterò, nella speranza di farvi cosa gradita, le "ricette povere Salentine" che preparerò per voi anche se qualcuna l'ho già postata.
Intanto inizio con le "paparine"
Nel Salento la "paparina" è la pianta del papavero.
Si raccoglie in pieno inverno , dicembre gennaio, quando non ha ancora il fiore.
Si tagliano le radici , si eliminano eventuali foglie secche, si lava benissimo e si prepara in questo modo:
In una pentola si fa stufare dell'olio con uno spicchio d'aglio ed un peperoncino. Si inseriscono le "paparine" e si fanno cuocere senza aggiungere acqua, o molto poca se ve ne fosse bisogno.
Quasi a fine cottura si aggiungono le olive nere e la ricetta è pronta.
Questo è il risultato:

ma sai che non le conoscevo affatto???
RispondiEliminanon si finisce mai di imparare ;)
ma che meraviglia queste paparine....proprio non le conoscevo...un bacio
RispondiEliminaAnnamaria
qua si chiamano rosolacci me ne parlava mio babbo, ma io non li ho mai assaggiati!
RispondiEliminache bello questo spazioooooooooooo.....e che bello scoprire le paperine! un baciotto
RispondiEliminami ricordano quando ero bambina,andavo in campagna con la mia ''comara''mentre si raccoglievano le olive si trovavano queste piante che si cucinavano sul posto cosi come le hai cucinate tu, oppure buonissime dentro la pizza miste ad altre verdure di campo eravamo poveri ma stavamo tanto bene...caterina
RispondiEliminaAltro che nouvelle cuisine e innovazioni gastronomiche....ci sono tante di quelle ricette della tradizione che non conosciamo o che trascuriamo e che al contrario meritano la luce dei riflettori!!
RispondiEliminaQuesta ricetta è molto interessante e a me assolutamente estranea, saprei anche dove pinzare i papaveri, ma se non ho capito male non è il momento giusto....o no?!
Adesso mi hai scatenata...sono impaziente!
questa verdura mi ricorda quando ero bambina ed andavo in campagna con la mia vicina ,mentre si raccoglievano le olive si trovava questa verdura e poi si cucinava sul posto così come l'hai cucinata tu,oppure nella pizza insieme ad altre verdure miste... eravamo poveri ,ma quanto stavamo bene
RispondiEliminaquanto erano buone mangiate in campagna mentre si raccoglievano le olive...e nella pizza poi miste ad altre verdurine mi ricordano la mia infanzia eravamo poveri ma belli...caterina
RispondiEliminaNon sapevo che le paparine fossero commestibili.
RispondiEliminaA me i papaveri, oltre al mio blog, ricordano le passeggiate primaverili di quand'ero piccola con miei nonni...
Baciotti
Rorò di P&G
Uh...non l'avevo mai vista. Ora sono molto curiosa riguardo al sapore!! baci
RispondiEliminaè una ricetta dedisamente molto originale, che mi piace molto, non sapevo che si poteva mangiare la pianta del papavero
RispondiEliminamai sentito che la pianta si potesse mangiare, nel mio paese (Argentina) nella erboristeria trovi semi per preparare infusioni, diccono calma la tosse, e con i petali insieme ad altre piante (valeriana, etc) per infusione per chi ha disturbi del sonno...grazie della informazione, bravissima!!!! un bacione
RispondiEliminaio non le so distinguere, mia madre è bravissima come te! un bacione.
RispondiEliminaMeno male che ci fai conoscere questi "piatti poveri", ma che sicuramente sono i migliori.
RispondiEliminaGrazie Rorò
un bacione
Sono contenta che apprezziate la cucina Salentina.
RispondiEliminaPer cassandrina :Le paparine di solito si devono raccogliere quando non hanno ancora il fiore altrimenti risultano amare e anche durette...però visto che la prmavera tarda a venire, forse i papaveri non sono ancora fioriti... allora si possono ancora raccogliere facendo attenzione a tagliare i boccioli.
Per Laura: il sapore è squisito. Purtroppo non conosco altra verdura che le somigli per sapore...so che hanno un sapore leggermente dolce ma l'aggiunta del peperoncino e delle olive lo esaltano.
Per Rorò (mia omonima) e per Caterina: anche a me le paparine ricordano quando ero piccola.
RispondiEliminaRicordo che quando tornavo da scuola e mia mamma aveva preparato le paparine il loro profuo riempica tutta la casa ed io non vedevo l'ora di togliermi il grembiule e assaggiare le paparine su di un pezzo di pane fatto da mia mamma!
Quanto erano buone!!!!! Mia mamma era brava nel prepararmi questo tipo di "assaggino"...tagliava il fondo del pane (il gobbo...) toglieva la mollica, praticando una sorta di buca nel pezzo di pane, lo riempiva di paparine e poi lo ricopriva con la mollica appoggiata sopra...era un'impresa riuscire a mangiarlo.......ma a me piaceva tanto!!!!!Ancora adesso provo a farlo...ma non ha lo stesso sapore :( Quanti ricordi mamma.
Un bacio ragazze...vi voglio tanto bene, Rorò.
A Gunther e a tutte.....provatele, sono buonissime stuzzicano l'appetito e la prima porzione non basta mai ...l'una tira l'altra.
RispondiEliminaOttimo, questo riscoprire le nostre radici, le nostre tradizioni, le nostre ricette più antiche e vere. Brava Ros a riproporle, davvero! Altro che cucina molecolare e destrutturata... Ciaooo, dalla Paperina!
RispondiEliminadevo dirti che mi hai messo una curiosità che mi piacerebbe assaggiarle non ne avevo mai sentito parlare è molto bello scoprire nuove ricette.
RispondiEliminasììì le conosco...e ne vado pazza!!!!!Buonissime!!!!!
RispondiEliminaCiao, da noi a Bergamo vengono chiamate popone...e sono come dici tu buonissime....noi li cuciniamo con i salamini freschi.....diventando un piatto prelibato..buona giornata Luisa
RispondiEliminaVorrei aggiungerti ai miei preferiti se ti fa piacere....fammi sapere
Per soleluna, certo che mi fa piacere se mi aggiungi tra i tuoi preferiti , anzi verrò a trovarti e mi inserirò tra chi ti segue e ti aggiungo ancheio nei miei preferiti. Mi piacerebbe conoscere la tua ricetta delle "popone"
RispondiEliminaUn abbraccio Rorò
Brava Rosalba, le paparine sono buonissime. Da noi nel Lazio (Castelli Romani) le piantine tenere, si mangiano crude in insalata, mischiate ad altre erbe di campo, oppure ci si prepara una zuppa con fagioli borlotti e crostini di pane passati con aglio. Ciao un abbraccio.
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